24 May 2006

Palazzo dei congressi



The Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi is one of the most interesting projects of EUR quarter designed to host the Universal Exhibition of Rome of 1942. However, the start of the Second World War prevented the Exhibition from taking place, and delayed the completion of many of the structures planned. We need only recall that the project of the Palazzo, dating back to 1938, was completed only in 1954. With regard to the style, the building’s architect Adalberto Libera aimed first of all at endowing the structure with a noble and elegant appearance, combining modern lines with a general classical taste. The sharp architectural outlines, the clean shapes and the attention for detail make the Palazzo dei Congressi a significant example of rationalist architecture, admired throughout the world. The Palazzo should rightly be considered as a genuine monument taking its place in history. To get an idea of its impressive size, we can recall that the Salone dei Ricevimenti (Reception Hall) alone is a cube measuring 38 metres on each side, an area which could contain the entire Pantheon. Other highly interesting rooms are the Room dei Congressi, now called Aula Magna (recently refurbished by the architect Paolo Portoghesi), a spectacular Terrace with hanging gardens and an open-air Theatre, all designed by Libera to be used for events.
The spaces of the Palazzo dei Congressi are further enriched by major works of art produced by important Italian artists of the 20th century. On the back wall of the Kennedy Hall, for example, we can admire a fresco painted by Achille Funi in 1953, depicting diverse scenes on the origins of Rome. In the Art Hall there is a polychrome panel of extraordinary beauty, produced in 1953 by Gino Severini, a major Futurist artist, for the International Exhibition of the Confagricoltura. [from Dissonanze website]

Il Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi rappresenta uno dei progetti di maggior interesse del quartiere ideato per ospitare l'Esposizione Universale di Roma del 1942, l'EUR. L'inizio della seconda guerra mondiale impedì però lo svolgimento dell'esposizione e ritardò la realizzazione di molte opere previste. Il progetto del Palazzo, risalente al 1938, fu completato solo nel 1954. Da un punto di vista stilistico, il suo autore, l'architetto Adalberto Libera, ha voluto conferire un aspetto nobile ed elegante alla sua opera, facendo convivere linee moderne con un generale gusto classico: l'acutezza delle soluzioni architettoniche, la pulizia delle forme e la cura del dettaglio fanno oggi del Palazzo dei Congressi un esempio di architettura razionalista ammirato in tutto il mondo, e un monumento in grado di confrontarsi con la storia. Per dare un'idea della sua imponenza, si può ricordare che il solo Salone dei Ricevimenti è un vano cubico di ben 38 metri di lato, un'area in grado di contenere l'intero Pantheon. Altri spazi di grande impatto sono la Sala dei Congressi, oggi Aula Magna (ristrutturata in tempi recenti dall'architetto Paolo Portoghesi), la spettacolare Terrazza con giardini pensili ed il Teatro all'aperto. Il Palazzo dei Congressi arricchisce i suoi spazi con opere d'arte di grande rilievo, appartenenti a importanti artisti italiani del '900. Nella parete di fondo dell'atrio Kennedy c'è un affresco di Achille Funi del 1953, raffigurante diverse scene sulle origini di Roma; nell'atrio Arte, invece, un pannello policromo realizzato nel 1953 da Gino Severini, figura di primo piano del Futurismo, in occasione della Mostra Internazionale della Confagricoltura.[dal sito Dissonanze]

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